Stanno fiorendo le ginestre e io non ho risposte a molte domande. E so che ora l’unica cosa giusta è restare senza, è stare con i piedi nell’erba, dentro il canto dei grilli, goccia tra le gocce in un temporale. E cercare di occupare meno spazio che posso con i pensieri, per non rubare possibilità alla Grazia, quando vorrà entrare.
La cosa giusta, cioè vera, in questo momento è amare le cose di me che nessuno ha mai amato, le cose in cui io mi sono abbandonata e che ho voluto tenere nascoste per non farmi abbandonare. Prenderle tra le braccia, fare loro festa. E stendermi con loro al sole del nuovo giorno, senza neanche una cellula che disegna come sarà il domani.