Questo periodo dell’anno ha un’atmosfera particolare, e neppure tutte le restrizioni, i modi intensi in cui il 2020 ha messo le dita nelle nostre vite, potrà spegnerla.
Si tratta infatti del cambio astronomico tra il buio e la luce: la durata del giorno raggiungerà il suo minimo con l’equinozio, e poi ricomincerà a crescere. Il Natale è la rinascita della Luce, rappresentata anche da un raggio divino di questa Luce. E in quei giorni, fino all’epifania, si dice che si possano mettere i semi per l’anno a venire: dal 26 di dicembre al 6 gennaio, ci sono12 giorni per mettere un seme per ognuno dei mesi del nuovo anno.
Allora non dimenticare di seminare tra i propositi di questo rinnovamento, dopo questo 2020 tanto più trasformante, il seme della meditazione, che è la vera via della Luce: la luce interiore che si riconnette alla sua sorgente.
Oggi si parla molto di yoga e di meditazione, ma bisogna fare attenzione, declinandole nel nostro mondo occidentale, di non perdere per strada il significato originario. Per cominciare la meditazione è lo scopo dello yoga. Cioè, si pratica Asana, per predisporre il nostro corpo all’immobilità necessaria alla meditazione, non per la flessibilità, per il mal di schiena o altri benefici fisici che ci sono, ma sono appena effetti collaterali.
E poi si fanno le posizioni per raccogliere al centro e dirigere in alto l’energia necessaria per intraprendere questo cammino. Niente infatti è più lontano da quello stereotipo per cui lo yoga “rilassa”: lo yoga invece ricarica, ma mette in ordine l’energia, perciò si ha quella sensazione di calma e centratura al termine di una pratica.
Ritornando alla meditazione, lungo questo sentiero ci si esercita e si fanno varie pratiche affinché un giorno, da sé, la meditazione fiorisca, come un seme maturo pronto a sbocciare. I passi da compiere sono descritti da un maestro illuminato che visse un paio di secoli prima di Cristo, la sua vera identità è avvolta nel mistero, ma oggi lo comprendiamo dentro al nome di Patanjali. Nei suoi yoga sutra (aforismi) sono contenuti i famosi 8 passi dell’Ashtanga yoga:
1 . Yama restrizioni (non violenza, non mentire, non desiderare, non sensualità, non attaccamento)
2. Niyama osservanze (purezza, contentezza, disciplina, studio del sé, offerta al Signore supremo)
3. Asana: POSIZIONE DI MEDITAZIONE (dopo aver fatto altre posizioni)
4. Pranayama: CONTROLLO DELL’ENERGIA
5. Pratyahara. RITIRO DELL’ENERGIA DAI SENSI
6. Dharana: CONCENTRAZIONE
7. Dhyana: MEDITAZIONE
8. Samadhi: ILLUMINAZIONE
Quindi, solo se si sono fatti tutti gli altri passi, la meditazione può avvenire, e viceversa, una volta compiuti questi passi è scientifico che la meditazione avvenga.
Ci sono vari tipi di meditazione, ma il punto di arrivo è il medesimo. Il sentiero dell’Ananda yoga è benedetto con la meditazione Kriya, che richiede prima un periodo di pratica, un’autorizzazione e un’iniziazione da una persona autorizzata. E’ il grande dono che il Mahavatar (il grande Avatar, ovvero energia divina ritornata sulla Terra a beneficio dell’umanità) Babaji ha tramandato lungo un’altissimo lignaggio di Guru, e che, grazie a Yogananda, è arrivato in Occidente.
Prima di praticare il Kriya, la preparazione può essere fatta attraverso una pratica molto sacra, chiamata Hong So: un mantra potentissimo che significa IO SONO QUELLO (Io sono Spirito) che aiuta anche a focalizzare la concentrazione. Se segui perfettamente questa tecnica, gli effetti saranno già meravigliosi. Preparati: la meditazione cambierò tutta la tua vita!
Qui sotto ti lascio un video in cui ti presento la meditazione, e tre audio meditazioni per esercitarti.
Che cos’è la meditazione: https://youtu.be/3kVRsWWMtRo
Audio meditazione di 20 minuti: http://edf.altervista.org/1medit20min.mp3
Audio meditazione di 30 minuti: http://edf.altervista.org/2medit30min.mp3
Audio meditazione di 40 minuti: http://edf.altervista.org/3medit40min.mp3
A breve proporrò anche un corso video per iniziare a meditare: scrivimi se sei interessato.