Ci sono domande alle quali non bisogna aggiungere sforzo per trovare risposte, e neppure porle a coloro che crediamo che le abbiano già trovate: alcune domande richiedono solo di fare qualche passo indietro, verso il silenzio. Di arretrare finché le vediamo scritte a caratteri piccoli, lettere leggere mosse dal vento, che non pesano più sulla giornata. Da quella distanza soltanto comprendi che non le stai facendo a te stessa, ma alla vita, e che se non preferisci nessuna risposta, sarà bella e giusta quella che farà maturare il tempo, mentre vivi.

METTI LO YOGA SOTTO L’ALBERO
Prima di essere (anche) insegnante di yoga, ho viaggiato come reporter nei luoghi più poveri del mondo. Per quanto cercassi di portare aiuto, avevo la […]